Herr Weidmann …

… Fonte: ilsole24ore (l’articolo è questo)

“Weidmann sull’Italia: deficit e competitività, aspettative deluse”

A parte un sonoro “VAFFANCULO”, ricorderei a Herr Weidmann i seguenti dati sul deficit della Spagna e della Francia (dati reperibili qui):

Anno Spagna Italia Francia
2008 4,4%  2,7%  3,2%
2009 11%  5,3%  7,2%
2010  9,4%  4,2%  6,8%
2011  9,5%  3,5%  5,1%
2012  10,4%  2,9%  4,8%
2013  6,9%  2,9%  4%
2014  5,9%  3%  4%
2015  5,1%  2,6%  3,6%

Dove sono le aspettative deluse per il deficit?

Herr Weidmann, però, ha occhi solo per l’italia e continua a riversare su di noi la sua bile, con la complicità di chi DOVREBBE tutelarci. Risulta, infatti, incomprensibile il silenzio del governo e delle principali cariche istituzionali: non hanno mai nulla da eccepire alle critiche mosse da Weidmann. Mai una volta che alzino il ditino, mai.

Immaginate se il Governatore della Banca d’Italia rilasciasse dichiarazioni alla stampa TeutoniKa circa l’immane voragine di derivati che Deutsche Bank custodisce gelosamente: sarebbe zittito in un millesimo di secondo da Frau Merkel. Senza tanti convenevoli gli farebbero capire di farsi i santissimi suoi.

Ora, perché questo non avviene da noi, pur disponendo di dati in nostra difesa? Dobbiamo per forza pensare male delle nostre cariche istituzionali? Dobbiamo per forza ritenere che queste non tutelino gli interessi dell’Italia e dei suoi cittadini volontariamente? Che tale comportamento sia la conseguenza di accordi segreti e inconfessabili? Dobbiamo proprio pensarlo? Hum …

Chi l’avrebbe mai detto …

… Fonte: Scenarieconomici.it

“Oggi il colosso bancario tedesco, 65 mila miliardi di euro di derivati, ha perso molto in borsa: dopo aver toccato un minimo del -10% ora perde ancora più del 4%. Questa caduta non è l’effetto di un solo giorno di speculazione, ma si porta avanti da un po’”.

Le ragioni della sfiducia dei famosi “mercati” per la più grande banca tedesca? Eccoli di seguito elencati dallo stesso sito:

  1. a) La strategia :  il CEO di DB, John Cryan ,  ha affermato che si dedicherà molto di più ai derivati piuttosto che all’attività ordinaria di intermediazione bancaria. Ritiene di ridurre i rischi con una nuova struttura ad hoc. Più o meno vuole fare l’allibratore….
  2. b) La banca ha molte cause legali in corso derivanti dallo scandalo Libor- Euribor del 2012, scandalo che è già costato 12 miliardi di euro e che ne costerà almeno altri 4,8 accantonati. 
  3. c) Gli USA stanno indagando sulla filiale russa di DB che avrebbe agito in violazione dell’embargo internazionale, effettuando transazioni improprie e venendo pure implicata nel riciclo di denaro sporco, con operazioni sospette per  6 miliardi di euro.
  4. d) La DB è indagata per aver violato l’embargo verso l’Iran, insieme alla francese BNP Paribas. La banca francese ha già transato una sanzione per 6 miliardi.
  5. e) La Banca è accusata di aver turbato il mercato dell’oro e dell’argento.
  6. f) La banca pagherà 925 milioni di euro per chiudere una contesa che la vedeva opposta  dal 2002 agli eredi del gruppo Kirch.
  7. g) le autorità americane stanno ancora indagando sul ruolo di DB nell’esplosione dello scandalo dei mutui subprime che diede vita alla crisi finanziaria del 2007.

… come scrivevo pochi giorni addietro, siamo certi che le nostre banche (anche mal governate e ancora peggio tutelate dal governo) siano quelle più mal messe? Io non ne sarei così sicuro e, men che meno, penserei a trasferire presso una filiale DB i miei pochi risparmi.

 

Le banche italiane …

… “ Reuters riferisce che il nervosismo degli investitori è in crescita, e ci sono dubbi su come il settore bancario italiano potrà cavarsela dati i bassi tassi d’interesse e 200 miliardi di euro di crediti in sofferenza.”

Già, meglio preoccuparsi per 200 miliardi di “crediti in sofferenza” e focalizzare l’attenzione sulla presunta fragilità del settore bancario italiano che parlare del VERO e UNICO pericolo per il sistema finanziario europeo, ossia Deutsche Bank.

Secondo voi, ha senso preoccuparsi per i 200 miliardi di “crediti in sofferenza” delle banche italiane quando, non molto lontano da noi, c’è una banca tedesca (Deutsche Bank) che risulta esposta per qualcosa come 54.700 (CINQUANTAQUATTROMILASETTECENTO!!!) miliardi di €uro in derivati (ossia carta straccia) ?

Tanto per dare un ordine di grandezza, il PIL degli USA è di circa 17 mila miliardi di dollari mentre quello dell’areo Euro è di circa 13 mila miliardi di dollari. I dati li potete trovare qui

Insomma, Deutsche Bank altro non è che una immensa bomba finanziaria, pronta a deflagrare al minimo scossone. Ma non se ne parla.

Il pericolo non viene dalle nostre banche (anche se sono state gestite e dirette in modo a dir poco dilettantistico, con pesanti intrusioni della politica … ) che, ricordo ai distratti o agli affetti da memoria selettiva, dopo la crisi del 2008 erano state le UNICHE a venirne fuori con pochi danni. Le NOSTRE banche, diversamente da quelle tedesche e francesi, NON erano esposte a livelli astronomici con la Grecia.

Quindi, 200 miseri miliardi di crediti in sofferenza valgono più di 54700 miliardi di €uro di derivati?

 

Niente “comunitarizzazione”…

… Fonte: il Fatto Quotidiano del 18 dicembre 2015

Trovate qui l’articolo

“La posizione della Germania sullo schema di assicurazione depositi è ben nota, ma la ripeto: non vogliamo la comunitarizzazione dei depositi, come abbiamo detto all’Ecofin e al vertice”

Quando si è trattato, invece, di “comunitarizzare” i debiti delle banche tedesche con la Grecia non ci sono stati opposizioni. Anzi, siete stati felici di rifilare la patata bollente anche a chi (come l’Italia) non era esposta. Basta questo grafico per capire il tutto

Esposizione-banche

Angela, ma ci prendi proprio tutti per Koglioni?

Deutschland über alles …

… HuffingtonPost (italia): “Merkel e Obama: avanti con le sanzioni alla Russia” 7 giugno 2015 (articolo qui)

Accordo Russia – Germania per un nuovo gasdotto, ossia il raddoppio del North Stream. 18 giugno 2015 (articolo qui)

Il fatto Quotidiano. “Gasdotto South Stream, Putin stoppa di nuovo i lavori. Saipem crolla in borsa.” 9 luglio 2015 (articolo qui)

Quattroruote (articolo qui) “Gruppo Volkswagen: Russia, aperta la nuova fabbrica di Kaluga.” 4 settembre 2015

Scusate, forse mi sono distratto e ho perso alcuni episodi importanti, ma ero fermo che le sanzioni contro la Russia erano imposte da tutti gli Stati membri dell’Unione europea. Non a macchia di leopardo. Scopro ora che c’è uno stato europeo che si fa beffe delle sanzioni e predispone lucrosi accordi economici proprio con la Russia. Anche a costo di danneggiare un altro Stato membro dell’Unione europea (l’Italia).

Qualcosa non torna. A Bruxelles dormono? A Roma, l’abusivo di Palazzo Chigi non ha niente da dichiarare? Neanche un piccolo tweet?

Risulta evidente come la Germania stia portando avanti una SUA politica internazionale, commerciale ed economica, in barba ai trattati europei e alla faccia degli altri Stati membri, a cui impone invece il rispetto puntuale degli accordi.

L’Unione europea è morta. Qualcuno lo dica ai cialtroni di Roma.

L’Unione europea è morta …

… Fonte: La Repubblica.it (l’articolo lo trovate qui)

Migranti, Merkel e Hollande mettono fretta a Italia e Grecia: “Attivino subito i centri di registrazione”.

Frau Merkel e Monsieur Hollande fanno una riunione per discutere del problema degli immigrati. Non invitano il Presidente Junker, non invitano né l’Italia né la Grecia.

I due decidono sul da farsi e sentenziano contro di noi e la Grecia.

Scusate, ma chi cazzo sono per decidere sul da farsi? Non rappresentano nulla se non i rispettivi paesi e, soprattutto, i loro interessi. Hollande e Merkel parlano per caso a nome dell’Unione europea? Si sono sostituiti nottetempo a Monsieur Junker, attuale Presidente della Commissione europea?

Quando a febbraio di questo anno l’Italia ha provato (in modo fin troppo timido) a sollevare il problema immigrati nessuno ci ha degnati di attenzione. Adesso che il flusso è arrivato in casa degli alamanni e dei francesi, ecco che diventa un problema europeo. Ma che facce di m…..

L’Unione europea è morta, uccisa dall’egoismo e dalla protervia di alcuni stati.

Cortesie tra cugini germanofoni …

… Fonte: Huffingtonpost.it (l’articolo è qui)

(…) “Sappiamo che un taglio del debito pubblico non è possibile secondo i Trattati europei”. Parola di Wolfgang Schaeuble, ministro delle Finanze del governo di Angela Merkel. E tanti saluti alla Grecia. Peccato che, se si tratta dei vicini germanofoni dell’Austria, la musica sia completamente diversa.

È stato infatti raggiunto un accordo politico fra il land tedesco della Baviera e la vicina Carinzia per una ristrutturazione da quasi 1,5 miliardi di euro per evitare il fallimento dello Stato federale austriaco. (…)

Così a cavallo con i trattati e i regolamenti con la Grecia, ma per nulla imbarazzati nel non applicarli con i cugini austriaci.

Della serie due pesi e due misure e tanti saluti alla coerenza!

Affidabilità stress test bancari …

… circa la reale affidabilità degli stress test, commissionati dalla BCE, ho sempre avuto più di un dubbio. Percepivo qualcosa di stonato, un elemento tenuto nascosto ai cittadini europei. Finché un bel giorno sono “incappato” in alcuni dati pubblicati sulla rete (http://www.ticinolive.ch/2014/10/03/prodotti-derivati-rischio-sistemico-grande-tutti-i-tempi/) e ho trovato conferme ai miei dubbi.

Vi fidereste di una banca che, a fronte di 552 miliardi di dollari di attivi, presenta una esposizione (traduzione: debito) per circa 75.000 miliardi di dollari a prodotti derivati non meglio identificabili?? Ebbene questa banca europea è Deutsche Bank e, anche questa volta, passa indenne gli stress test voluti dalla BCE di Draghi.

Alcuni analisti americani definiscono Deutsche Bank come “la voragine con intorno la banca” … va sapere perché 😉

Le regole sono uguali per tutti (ma non per la Germania) …

… fonte: La Repubblica.it  del 5 luglio 2014

Regole Ue, anche la Germania inadempiente: troppo surplus commerciale

Berlino sfora il tetto imposto dai trattati (non dovrebbe essere oltre il 6%), ma la Ue non si muove. I tedeschi oltre la soglia da 5 anni. Invece Italia, Spagna, Portogallo e Grecia hanno cancellato i disavanzi

La crisi dell’euro è arrivata e (apparentemente) se n’è andata lasciando dietro di sé una scia di regole nuove. Ci sono quelle sui conti pubblici. Poi ci sono quelle di nuova generazione sui cosiddetti “squilibri macroeconomici”. Possono avere senso dopo l’esperienza di questi anni, eppure c’è un Paese che sembra godere di un’esenzione speciale: la Germania.

La prima economia dell’area è in aperta violazione delle procedure, eppure non solo non sembra preoccuparsene: neppure la Commissione europea o gli altri governi, Italia inclusa, fanno molto per ricordarlo. Le ultime raccomandazioni europee ai vari Paesi spiccano per il silenzio che circonda questa strana situazione.

Di che si tratta? Quando nel 2011 la zona-euro ha creato il “six pack”, in quel pacchetto di sei regole per evitare nuove tempeste in futuro non c’erano solo vincoli di finanza pubblica. La crisi era anche frutto di squilibri negli scambi con l’estero delle varie economie. Grecia, Spagna, Irlanda, Portogallo e Italia erano in rosso da tempo.”

…già, perché la Germania può ignorare quanto altri devono rispettare in modo scrupoloso e attento?

Anziché strisciare ai piedi della Commissione europea o battere i tacchi ad ogni ordine impartito via telefono da Frau Merkel, perché non impostiamo una bella discussione del tipo ” Carissima Angelina, se e quando troverai il tempo per osservare i vincoli che tu stessa hai imposto, noi troveremo il tempo e le risorse finanziarie per stare sotto il 3% di deficit”.

Uno dei cardini del diritto internazionali è il diritto di reciprocità, ossia, tu fai una cosa a me e io faccio una cosa a te. Chiaro?

Che dite, troppo difficile per le mammolette che dovrebbero pensare al bene dei cittadini italiani mentre, in realtà, si occupano solo dei c@@@i loro?