Fonte: La Repubblica.it – Il video lo trovate qui
Il 6 maggio scorso, Prodi ha reso la seguente dichiarazione circa la Grecia e i suoi conti non in ordine.
““La Grecia ha imbrogliato i conti perché la Germania, la Francia e l’Italia le hanno dato la facoltà di farlo”.
Questa facoltà di imbrogliare derivò da quanto avvenne nel 2003, quando Prodi, in qualità di Presidente della Commissione europea, richiamò Germania e Francia per il mancato rispetto del vincolo del 3%.
I due Stati risposero così al Presidente Prodi: “Noi non accettiamo che una autorità superiore controlli i bilanci nazionali” e ancora “… no, politicamente non dobbiamo avere un’autorità superiore rispetto agli Stati nazionali”.
La stessa Germania, che ci fratturato a livello cosmico i “cabasisi” con il ritornello “bisogna fare i compiti a casa”, è stata la prima a non rispettare i vincoli e questo per 3 anni di seguito. Ma in quel caso nessun finlandese di turno andò a fare le pulci nei conti o ad imporre manovre lacrime e sangue alla Germania. Tutti zitti e allineati. Compresa l’Italia.
Adesso, per la Germania di “Sora Angelina”, risulta del tutto normale andare a ficcare il naso nei bilanci nazionali degli Stati discoli. Due pesi e due misure …
Non solo, ma da quanto dichiara Prodi, risulta chiaro che tutti, ma proprio tutti, fossero al corrente che la Grecia avesse imbrogliato i conti per entrare nella zona Euro.
Sorge, quindi, una domanda: perché le banche tedesche (Deutsche Bank in testa) e quelle francesi (BNP Paribas, Société Générale) prestarono comunque soldi alla Grecia? Quale era il loro profitto, visto e considerato che già all’epoca le casse greche erano già traballanti?