Macron presidente? …

… il prossimo 7 maggio, i francesi dovranno scegliere chi, tra Macron e Marine Le Pen, sarà il Presidente della Repubblica. Alcuni elettori, riferendosi ai due candidati, hanno definito tale scelta come impossibile: sarebbe come scegliere tra la peste e il colera.

Mettendo da parte i sentimenti (amore\odio) si rimane interdetti dal personaggio Macron e dal suo percorso politico. Lui (Macron) è un ex di tante cose: ex “enfant prodige” dell’ENA, ex pupillo di Jacques Attali (principale artefice dell’€uro e del trattato di Maastricht) ex della banca d’affari Rotschild, ex ministro delle finanze del governo Hollande.

Ora, questo signore ambisce ricoprire la carica di Presidente della Repubblica per i prossimi 5 anni. Per fare ciò, si presenta come l’uomo nuovo (!), né di destra né di sinistra, rassicurante quel tanto da ottenere i voti dei francesi preoccupati da Marine Le Pen .

Questo signore, in realtà, è un fake di portata gigantesca: il suo obiettivo è tutelare gli interessi di chi gli ha messo a disposizione i fondi (tanti) necessari a creare dal nulla il suo movimento. Degli interessi degli elettori non se ne cura, se non a parole e in modo sommario: dei senza lavoro, dei poveri (sempre di più come in Italia), delle banlieu e dei mussulmani non ne parla. Lui si crogiola nel disquisire di economia e basta.

Il signore si dichiara “anti-sistema” ma, in realtà, ci sguazza dentro da tempo immemore e non ha cambiato idea in merito. Basta guardare chi è salito sul suo carro in queste ultime settimane di campagna elettorale: Ségolène Royal (ex moglie di Hollande), Robert Hue (ex segretario del PCF … PARTITO COMUNISTA FRANCESE!!!!!), Valls e ieri sera anche François Hollande. Praticamente mezzo PS ha traslocato in casa sua.

Questo signore è invischiato nei più profondi meandri degli apparati politici ed economici che hanno guidato (male) la Francia in questi ultimi anni. Lui non potrà MAI risolvere i problemi (tanti) perché LUI ne è stato, assieme ad altri, il principale artefice. Date un’occhiata a questi diagrammi (fonte: www.icebergfinanza.finanza.com)

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L’unica eccezione è data da Parigi, ma lì le cose vanno sempre in modo diverso dal resto della Francia.

Ebbene, là dove c’è una forte disoccupazione c’è una forte base elettorale per Marine Le Pen e, considerata la smodata adorazione di Macron per il concetto di austerità espansiva, non potrà che aumentare. Quello che Macron e i suoi burattinai non vogliono ammettere è che Marine trae forza politica proprio dalla miseria indotta dalle loro politiche economiche assurde. Marine ascolta e si fa la portavoce dei francesi in difficoltà, a quelli che si sentono dimenticati dalla politica.

Anche se Marine Le Pen non dovesse vincere le elezioni, avrebbe comunque l’occasione per rifarsi e con gli interessi con le elezioni politiche di giugno. Anzi, è molto probabile che in caso di vittoria di Macron il 7 maggio, a giugno gli elettori lo castighino dandogli una maggioranza contraria. La famosa “cohabitation” di Mitterrand con Chirac e di Chirac con Jospin.

Le due forze si annullano.

La fine della sinistra …

…Fonte: @AlbertoBagnai

“Rivendicando l’euro la sinistra italiana si è suicidata politicamente, perché l’euro è il coronamento di due progetti non esattamente di sinistra: il progetto imperialista della Germania e il progetto di “disciplina” dei sindacati mediante il vincolo esterno, caro alle classi dominanti dei paesi periferici”.

Indifferente al mondo reale, la sinistra italiana prosegue il suo percorso verso la scomparsa …

MPS: la madre di tutte le fregature …

… Fonte : Libero (l’articolo è questo)

(…) il 70% delle insolvenze è concentrato tra i clienti che hanno ottenuto finanziamenti per più di 500mila euro. In totale si tratta di 9.300 posizioni e il tasso di insolvenza cresce all’aumentare del finanziamento. La percentuale maggiore dei cattivi pagatori (32,4%) si trova fra quanti hanno ottenuto più di tre milioni di euro. Ovviamente un tasso di mortalità così elevato sulle posizioni più importanti apre molti interrogativi sulla gestione. Anche perché la gran parte dei problemi nasce dopo l’acquisizione di Antonveneta. Prestiti concessi nel 2008 che finiscono a sofferenza nel 2014. Certo sono gli anni della grande crisi. Ma non solo. La scansione dei tempi dice anche un’altra cosa: Mussari e Vigni hanno concesso i crediti. Profumo e Viola hanno dovuto prendere atto che erano diventati fuffa. (…)
Sarebbe bello se il governo Gentiloni, prima di staccare l’assegno da 20 miliardi di €uro, ponesse una sola condizione: che vengano resi noti i nomi dei primi 200 debitori insolventi, ad esempio.

Considerato che lo Stato italiano si accolla il debito di un privato (MPS) sarebbe una condizione più che normale … in un paese normale.

Le peggiori banche della UE …

… alla domanda, quali sono le peggiori banche dell’Unione europea, uno potrebbe anche pensare a quelle italiane. A maggior ragione adesso che il caso MPS fa la prima nei TG e nei giornali.

Errore! Basta dare una rapida occhiata al seguente diagramma per capire che la verità è un’altra …

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… eh già: non siamo noi, ma sono quelli che ogni giorno ci fracassano i “cabasisi” ricordandoci che le nostre banche sarebbero malridotte a causa dei NPL (Non performing loans: crediti non recuperabili).

… quindi: dove sono le peggiori banche dell’Unione europea?

Gli stessi …

… gli stessi personaggi, che ora proclamano il Sì elevato alla potenza “enne”, hanno in questi ultimi 5 anni:

  1. alzato l’età pensionabile (legge Frignero);
  2. firmato il “fiscal compact”, perché “ce lo chiede l’europa” ;
  3. eliminato l’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, perché licenziando più facilmente si creano più posti di lavoro (sic!);
  4. inserito in Costituzione (anno 2012 – governo Monti, quello del loden. No, non il loden del vice questore Schiavone!);
  5. alzato le tasse sui beni immobili (IMU, TARES, TARI, secondo voi cosa sono?);
  6. applicato con maniacale volontà la deflazione salariale;
  7. ucciso la domanda interna (Monti se ne vantava, ma solo all’estero. Non in Italia) per diminuire il debito pubblico (sfiga, ma il debito non è mai diminuito);
  8. introdotto il “bail-in”, in modo da tosare per bene i correntisti salvando, nel contempo, i loro amichetti banchieri.

 

Ecco, dopo questa lista non esaustiva, voi volete proprio votare sì, dando così piena contentezza a queste patetiche controfigure di politici?

Lo volete veramente?

Il nostro debito è una minaccia …?

Il presidente Weidmann sui rischi dell’Eurozona: «Paesi con debito alto minacciano tutti»

DB derivati

… chi è che minaccia tutti con il suo debito?

L’Italia o Deutsche Bank con la sua MOSTRUOSA esposizione ai derivati? Stiamo parlando di circa 54 MILA MILIARDI di Euro, mica bruscolini.

Piantiamola di farci prendere per il culo da chi ha “piegato” scientemente e sistematicamente le regole comunitarie a suo uso e consumo per occultare i propri conti disastrosi.

Piantiamola una volta per tutte di farci dettare le regole da chi, per primo, non le rispetta.

Siamo la terza potenza economica\industriale dell’Unione europea, quindi vediamo di agire in quanto tale.

La Germania ci chiede conto del nostro debito pubblico?

Noi chiediamo conto del suo surplus commerciale, che da oramai otto anni è sopra il limite del 6% e mai nessuno a Bruxelles ha posto domande in merito o avviato la procedura di infrazione (articolo di Repubblica è questo).

Non so voi, ma io mi sono sinceramente rotto i “cabasisi” di farmi dare lezioni da chi ne ha combinate una più di cacasenno …

Come la Germania vuole fregare l’Italia …

Fonte: Corriere.it (l’articolo è questo)

«La quota di crediti inesigibili nel settore bancario potrebbe rappresentare una fonte importante di rischi di passività a breve termine» segnala il rapporto della Commissione europea, pur senza entrare nello specifico delle cosiddette «sofferenze» stimate in Italia circa 200 miliardi.”

Domanda: sapete per caso quali siano le cause di queste sofferenze bancarie?

Le sofferenze sono esplose con l’introduzione dell’austerità espansiva e della feroce deflazione salariale, entrambe imposte da Bruxelles all’Italia con la famosa e mai pubblicata lettera di metà estate 2011.

Ora manca un solo passaggio per mandare a gambe all’aria l’intero sistema economico\bancario italiano: fare in modo che i Titoli di Stato non siano più a rischio zero. Soprattutto quelli italiani.

Proprio a questo si stanno adoperando i nostri leali amici tedeschi che, tramite il vice presidente della Bundesbank, vorrebbero tanto, ma tanto tanto, che i titoli di Stato fossero valutati come “NON PRIVI DI RISCHIO”. Certo, loro (gli alamanni) parlano in generale, ma lo fanno guardando solo ed unicamente noi. Un caso.

Quindi, sapendo che le banche italiane detengono parecchi miliardi in Titoli di Stato italiani;

sapendo, inoltre, che le stesse banche sono esposte per 200 miliardi di crediti inesigibili;

sapendo che i nostri simpatici amichetti di Berlino vogliono rubarci i nostri risparmi (quante volte Frau Merkel ha ricordato come noi italiani avessimo più risparmi dei bravi e disciplinati tedeschi? … unglablich!);

… ecco, sapendo tutto ciò, lascio a voi trarre le conclusioni.

 

Ah! dimenticavo … non crediate che il recente attacco alle nostre banche sia arrivato così per caso. No, era solo un assaggio per osservare i nostri tempi di reazione e predisporre, così, al meglio l’attacco finale.

Chi l’avrebbe mai detto …

… Fonte: Scenarieconomici.it

“Oggi il colosso bancario tedesco, 65 mila miliardi di euro di derivati, ha perso molto in borsa: dopo aver toccato un minimo del -10% ora perde ancora più del 4%. Questa caduta non è l’effetto di un solo giorno di speculazione, ma si porta avanti da un po’”.

Le ragioni della sfiducia dei famosi “mercati” per la più grande banca tedesca? Eccoli di seguito elencati dallo stesso sito:

  1. a) La strategia :  il CEO di DB, John Cryan ,  ha affermato che si dedicherà molto di più ai derivati piuttosto che all’attività ordinaria di intermediazione bancaria. Ritiene di ridurre i rischi con una nuova struttura ad hoc. Più o meno vuole fare l’allibratore….
  2. b) La banca ha molte cause legali in corso derivanti dallo scandalo Libor- Euribor del 2012, scandalo che è già costato 12 miliardi di euro e che ne costerà almeno altri 4,8 accantonati. 
  3. c) Gli USA stanno indagando sulla filiale russa di DB che avrebbe agito in violazione dell’embargo internazionale, effettuando transazioni improprie e venendo pure implicata nel riciclo di denaro sporco, con operazioni sospette per  6 miliardi di euro.
  4. d) La DB è indagata per aver violato l’embargo verso l’Iran, insieme alla francese BNP Paribas. La banca francese ha già transato una sanzione per 6 miliardi.
  5. e) La Banca è accusata di aver turbato il mercato dell’oro e dell’argento.
  6. f) La banca pagherà 925 milioni di euro per chiudere una contesa che la vedeva opposta  dal 2002 agli eredi del gruppo Kirch.
  7. g) le autorità americane stanno ancora indagando sul ruolo di DB nell’esplosione dello scandalo dei mutui subprime che diede vita alla crisi finanziaria del 2007.

… come scrivevo pochi giorni addietro, siamo certi che le nostre banche (anche mal governate e ancora peggio tutelate dal governo) siano quelle più mal messe? Io non ne sarei così sicuro e, men che meno, penserei a trasferire presso una filiale DB i miei pochi risparmi.

 

Le banche italiane …

… “ Reuters riferisce che il nervosismo degli investitori è in crescita, e ci sono dubbi su come il settore bancario italiano potrà cavarsela dati i bassi tassi d’interesse e 200 miliardi di euro di crediti in sofferenza.”

Già, meglio preoccuparsi per 200 miliardi di “crediti in sofferenza” e focalizzare l’attenzione sulla presunta fragilità del settore bancario italiano che parlare del VERO e UNICO pericolo per il sistema finanziario europeo, ossia Deutsche Bank.

Secondo voi, ha senso preoccuparsi per i 200 miliardi di “crediti in sofferenza” delle banche italiane quando, non molto lontano da noi, c’è una banca tedesca (Deutsche Bank) che risulta esposta per qualcosa come 54.700 (CINQUANTAQUATTROMILASETTECENTO!!!) miliardi di €uro in derivati (ossia carta straccia) ?

Tanto per dare un ordine di grandezza, il PIL degli USA è di circa 17 mila miliardi di dollari mentre quello dell’areo Euro è di circa 13 mila miliardi di dollari. I dati li potete trovare qui

Insomma, Deutsche Bank altro non è che una immensa bomba finanziaria, pronta a deflagrare al minimo scossone. Ma non se ne parla.

Il pericolo non viene dalle nostre banche (anche se sono state gestite e dirette in modo a dir poco dilettantistico, con pesanti intrusioni della politica … ) che, ricordo ai distratti o agli affetti da memoria selettiva, dopo la crisi del 2008 erano state le UNICHE a venirne fuori con pochi danni. Le NOSTRE banche, diversamente da quelle tedesche e francesi, NON erano esposte a livelli astronomici con la Grecia.

Quindi, 200 miseri miliardi di crediti in sofferenza valgono più di 54700 miliardi di €uro di derivati?

 

Della finta unione europea …

… “La lotta ideologica contro l’intervento statale, visto come distorsivo di un libero mercato privato che trova in sé stesso le regole di funzionamento (quali regole? Facile: nessuna regola. esiste solo quella della giungla economica: il guadagno di uno è la perdita di un altro), l’odio ideologico contro il debito pubblico (intanto, la crisi del ’29 e quella del 2008 sono iniziate entrambe per colpa del debito PRIVATO), considerato solo uno strumento di regalia e fonte di malaffare e corruzione (se c’è corruzione c’è un corrotto, sovente un pubblico funzionario. Ma c’è anche un corruttore, sovente per non dire sempre un privato …), il disprezzo per i processi democratici, considerati inefficienti, lenti e troppo legati alla politica, quindi corrotti (meglio un dittatore che, all’insaputa dei cittadini … hem … dei suoi sudditi, decide e dispone a suo insindacabile giudizio), hanno costruito questo sistema burocratico e governativo europeo, opaco, autoreferenziale, antidemocratico e, di fatto, facilmente controllabile dagli Stati egemoni (leggasi la Germania di Frau Merkel e la Francia del pinguino Hollande), che attraverso l’influenza sulla BCE – vero quarto potere (monetario) sovraordinato agli altri tre (legislativo, esecutivo e giudiziario) – possono allentare o stringere un laccio alla gola agli altri Paesi: quello che è accaduto in Grecia con il ricatto dei fondi ELA al governo Tsipras, erogati solo in cambio dell’accettazione del memorandum di tagli ed austerità, rimarrà negli annali delle infamie della UEM.”

(l’intero post è questo)

Ndr: in corsivo i miei commenti.