Cortesie tra cugini germanofoni …

… Fonte: Huffingtonpost.it (l’articolo è qui)

(…) “Sappiamo che un taglio del debito pubblico non è possibile secondo i Trattati europei”. Parola di Wolfgang Schaeuble, ministro delle Finanze del governo di Angela Merkel. E tanti saluti alla Grecia. Peccato che, se si tratta dei vicini germanofoni dell’Austria, la musica sia completamente diversa.

È stato infatti raggiunto un accordo politico fra il land tedesco della Baviera e la vicina Carinzia per una ristrutturazione da quasi 1,5 miliardi di euro per evitare il fallimento dello Stato federale austriaco. (…)

Così a cavallo con i trattati e i regolamenti con la Grecia, ma per nulla imbarazzati nel non applicarli con i cugini austriaci.

Della serie due pesi e due misure e tanti saluti alla coerenza!

Sgarbo istituzionale ad alta quota …

… Martedì 23 giugno 2015 è stata inaugurata dal Presidente del Consiglio Renzi la nuova funivia per Punta Helbronner, meglio nota con il nome di “Skyway Monte Bianco”.

Tra i 170 invitati spiccavano per la loro assenza i cugini d’oltralpe. Nessuno era presente: il Prefetto, il Presidente della Regione Rhône-Alpes, i rappresentanti del “Conseil Départemental”, i Sindaci di Chamonix e Saint-Gervais e pure il Presidente della Società delle funivie di Chamonix. Tutti assenti ingiustificati.

Una spiegazione a questo comportamento, a dir poco scortese, la fornisce il quotidiano francese “Le Dauphiné” (articolo). I francesi se la sarebbero presa a male per la riuscita della nuova funivia (a quanto pare avrebbe anche gufato alla grande durante i lavori … sti rosiconi!) e alla concorrenza che questo avveniristico impianto farebbe ai loro interessi, soprattutto quelli di Chamonix.

Un vero sgarbo istituzionale ad alta quota, tra due Stati membri dell’Unione europea nonché fondatori della Comunità europea.

Il rispetto delle istituzioni …

… giovedì sera, il Ministro Lupi ha annunciato,durante la trasmissione “Porta a Porta”, che l’indomani avrebbe reso le proprie dimissioni in Parlamento.

Il rispetto delle istituzione vorrebbe che le dimissioni non vengano annunciate in televisione, ma direttamente al Parlamento e in via esclusiva.

Ma siamo in ItaGlia e, pertanto, viene prima “il salotto buono” di Vespa e poi il Parlamento.

 

Aledanno e i 40 ladroni …

… la corruzione è chiedere di mettere una buona parola per il proprio figlio, per fargli passare un concorso pubblico;

la corruzione è dichiarare con l’Isee un reddito inferiore, in modo da poter piazzare il proprio pargolo in cima alla lista d’attesa all’asilo nido;

la corruzione è chiedere un “aiutino” per ottenere un contributo a fondo perso anche se non se ne ha diritto;

la corruzione è farsi portare la spigola a Cortina con un aereo militare;

la corruzione è far sì che un volo militare predisponga un piano di volo con destinazione il proprio Comune di residenza.

La corruzione non è un male che affligge solo ed unicamente i politici, ma è una realtà endemica alla società italiana. Non è solo colpa di Aledanno (anche se giura di non essere mai stato al corrente di quanto accadeva … e te pareva) ma è colpa di tutti coloro che ritengono il bene pubblico come funzionale ai loro interessi e che votano chi gli assomiglia.

Inutile inveire ora contro Aledanno e la sua cricca, così come si fece non molto tempo fa contro Anemone o con i lavori eseguiti per conto della Protezione civile a L’Aquila. I mesi passano, gli anni pure ma rimane inalterato il malcostume italico, ossia la corruzione.

Finché non avverrà una profonda rivoluzione culturale nella società italiana non usciremo dal pantano in cui ci troviamo. Ma la vedo dura, molto dura … perché è fin troppo normale rispondere ” ehhh … ma tanto lo fanno tutti” oppure “se non lo faccio io, un altro lo farà”.

Un orango …

… il Vicepresidente del Senato Calderoli esprime così il suo pensiero circa il Ministro Kyenge: “Io mi consolo quando navigo in Internet e vedo le fotografie del governo. Amo gli animali, orsi e lupi com’è noto, ma quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle sembianze di orango”.

Di fronte a simili dichiarazioni, che non meriterebbero altro se non l’immediata destituzione dall’incarico di Vicepresidente del Senato, il Presidente del Senato Grasso risponde: “Le scuse devono essere fatte in maniera completa. Non ci si puo’ rifugiare dietro i comizi per nascondere quelle che sono certamente delle aggressioni verbali di tipo razzista”.

Capito? Il Presidente Grasso ravvisa solo la necessità che le scuse siano complete. Nient’altro.

O.